Il castello di Rozel è un luogo incantato, perfetto per scoprire la magia della penisola del Cotentin.
La nostra bellissima vacanza tra Normandia e Bretagna sta per terminare. Oggi è stata una giornata piena di sorprese, meraviglia e qualche inconveniente. La mattinata è cominciata a Bayeux dove ci siamo godute l’incredibile spettacolo dell’’arazzo che racconta (come una sorta di fumetto ante litteram) la conquista normanna dell’Inghilterra e la battaglia di Hastings del 1066.
Non contente del già denso programma della giornata, abbiamo deciso di esplorare, all’ora di pranzo, la cittadina di Port-en-Bessin Huppain dove ancora si respira un’aria non troppo turistica e si può vedere da vicino la vita di chi vive di mare e di pesca. Poi abbiamo percorso la costa dello sbarco, ci siamo emozionate visitando il cimitero americano di Colleville-sur-mer e la Pointe du Hoc. Non ancora paghe, siamo andate alla ricerca delle falesie delle vaches noires tanto amate da George Sand… Una giornata straordinaria e lunghissima!
Finalmente arriviamo a Rozel. Per stanotte dormiremo in un castello! Abbiamo scovato questo indirizzo quasi per caso ma le fotografie e la descrizione dei dintorni ci hanno convinte subito. Per fortuna, ci siamo fidate del nostro istinto e abbiamo prenotato senza esitazione una stanza. Lo château de Rozel è un vero e proprio castello, con tanto di mura, torri e cancello ‘fortificato’. È un luogo di altri tempi dove, ad accoglierti, trovi persone di grande gentilezza, galline che razzolano serene per la proprietà, un asino dispettoso (che non si è lasciato fotografare!) è un incantevole silenzio.
La nostra stanza è una vera e propria dépendance, a poca distanza dal corpo principale del castello. Abbiamo a disposizione un piccolo cottage: un comodo letto matrimoniale con un salottino, una libreria ben fornita e il bagno a piano terra e un’altra stanza doppia al piano superiore. Un tavolino all’esterno per godere dell’aria della sera… non manca davvero nulla.
Prima di cena, cediamo alla tentazione di esplorare il bosco e la torbiera che circondano il castello. Non mi stupirei di veder spuntare un folletto tra gli alberi… Dopo cena, nonostante la stanchezza, decidiamo di fare ancora quattro passi. Questo angolo di Cotentin è un vero e proprio paradiso: un lembo di terra sospeso tra la campagna e il mare. Cavalli, qualche ciclista… per un attimo abbiamo la tentazione di riprendere l’auto e arrivare fino alla spiaggia, ma optiamo per una serata più tranquilla in giardino a osservare il cielo stellato e a godere di un silenzio a cui, in città, non siamo più abituati.
Volendo, nel corpo centrale dell’hotel, ci sono sala musica, biliardo e comode poltrone a disposizione degli ospiti ma noi ci sentiamo, per stasera, più attratte da una calma solitudine. Dopo un sonno ristoratore, alla mattina veniamo accolte con un sorriso e una colazione strepitosa: marmellate casalinghe, pane fresco, croissants, uova fresche.. Non manca proprio nulla!
Abbiamo un unico rimpianto, anzi due. Innanzitutto, non poterci fermare un’altra notte a Rozel. E poi non essere riuscite a convincere l’asinello, nostro ‘vicino di casa’ a farsi fotografare. Poco male, torneremo presto a cercare folletti e a esplorare la penisola del Cotentin.