Se state progettando un fine settimana a Madrid, date un’occhiata all’hotel Sardinero. Secondo me ha tutto quel che serve per rendere speciale il vostro soggiorno.
Quando io e Francesca decidiamo la meta del nostro futuro viaggio, i nostri compiti sono presto definiti. Io cerco e prenoto il volo, lei setaccia blog e siti internet alla ricerca dell’alloggio che fa al caso nostro. Poi mi sottopone una short-list e, insieme, valutiamo pro e contro. E se vi state chiedendo perché io, che viaggio per mestiere, demando a lei l’ingrato compito, la risposta non è solamente che in vacanza mi trasformo in una specie di valigia con le rotelle. Il punto fondamentale è che Francesca ha buon gusto e molto occhio. Tutto ciò per dire che il merito della scoperta dell’Hotel Sardinero è tutto suo. Io ci ho solo soggiornato e mi sono trovata benissimo.
Dunque che cos’ha di speciale l’hotel Sardinero? Innanzitutto, il fatto che sia pulitissimo, relativamente nuovo, dotato di tutto quel che occorre. E questa credo sia la base per ogni struttura ricettiva che voglia garantire un buon soggiorno e lasciare un bel ricordo.
Vista la tariffa accessibile che siamo riuscite ad ottenere, Francesca ed io abbiamo optato per una camera superior, ubicata all’ultimo piano e dotata di un terrazzo davvero carino. La vista sulla città (invece che su un cortile angusto) è sempre un piacere. Così come le dimensioni più che ragguardevoli della stanza. Per una volta non abbiamo dovuto incastrare i bagagli fra la scrivania e il letto per riuscire a sistemarci! Letto comodo, un vero armadio (oramai sempre più una rarità), un bagno ben rifinito e in cui non mancava proprio nulla. Direi che la parte più importante ci ha conquistate sin dal primo ingresso.
Senza dimenticare la prima colazione. Servita in quello che un tempo doveva essere il patio, è un buon compromesso fra tradizione spagnola e cibo internazionale. Dai churros alle uova strapazzate, dalle tostadas con tomate ai croissant, la scelta è ampia e curata. Per politica personale (cioè per evitare di avvelenarmi di primo mattino), a colazione bevo il té, quindi sul caffè non saprei dire. Ma Francesca può assicurarvi che il cappuccino addizionato di un espresso poteva essere un buon indizio di qualità.
Quello che, però, ci ha fatte definitivamente innamorare dell’hotel Sardinero è un’altra cosa: il bar. Perché è un vero bar, non un bancone collocato fra la reception e l’ascensore. Ha un suo spazio dedicato (e appartato), è ben ammobiliato e ha una selezione di bevande di tutto rispetto. A partire dal gin tonic, talmente ben fatto che in una sera di chiacchiere e confidenze ci siamo viste costrette ad ordinarne un secondo.
Ultimo aspetto, che però non è un dettaglio marginale. L’hotel Sardinero non si trova in pieno centro. Non è, cioè, nell’affollata e rumorosa zona di Plaza Mayor, ma in un quartiere poco distante, a nord del Prado. Il che consente di muoversi a piedi abbastanza agevolmente, senza dover scontare gli effetti del turismo di massa. La zona intorno alla plaza de Alonso Martinez è signorile, ben tenuta, offre un buon numero di bar e ristoranti ed è tranquilla e piacevole. Facilmente si possono raggiungere diverse attrazioni, dal Museo Sorolla alla Puerta del Sol, e proprio davanti all’hotel c’è una fermata della metropolitana. Così, anche se dovesse venirvi in mente di fare una gita a Toledo, raggiungere la stazione di Atocha non sarebbe un problema!
Cosa volere di più? Dimorare in un palazzo di inizio Novecento, con tutto il fascino dell’architettura della Belle Epoque!