Lubecca è una delle mete che avete in programma? Certamente, se desiderate visitare le città hanseatiche, la città sul fiume Trave non può mancare. Ma che cosa non lasciarsi sfuggire? Provo a darvi qualche suggerimento!
Holstentor… e l’altra porta
Non fosse altro per il fatto che la Repubblica Federale Tedesca ha deciso di coniare una serie speciale delle monete da 2 Euro con il suo profilo, una foto della porta cittadina non può mancare nel vostro bottino di ricordi. E’ probabilmente il monumento-simbolo della città e manifesto del gotico baltico, fatta com’è di mattoni e caratterizzata da un andamento tutt’altro che lineare. Sgemba lo è abbastanza (a causa del terreno alluvionale su cui fu costruita), ma di sicuro è il preludio migliore per visitare la città. Già che ci siete, superata la Porta in direzione del centro storico e attraversato il ponte, andate a destra lungo la via An der Obertrave. Voltatevi e ammirate la Porta, il fiume e gli antichi magazzini del sale. Il colpo d’occhio è notevole (soprattutto al tramonto).
Purtroppo, nel corso del tempo, le altre porte di Lubecca sono state distrutte per facilitare il traffico. Eccezion fatta, a nord, per la Burgtor (alias porta del castello). Perfetta per le foto di prima mattina. Forse meno emblematica, ma sicuramente più “efficace”. Sì, perché la Holstentor sembra tutto fuorché un accesso alla città. Sapete perché? Perché sul quel lato le porte erano ben tre, una dopo l’altra, e solo quella mediana sopravvive. Mentre la Burgtor è ancora lì, bella, possente. D’altra parte, il castello voluto da Adolfo II Schauenburg a difesa della nascente città portuale doveva resistere alle incursioni di pirati e nemici… un salto nel Medio Evo qui è assicurato!
La vista dalla torre di San Pietro
Se il tempo è bello (e se non soffrite di vertigini) la salita sulla torre della chiesa di San Pietro vale veramente la pena. Da lassù si gode di un panorama su Lubecca a 360 gradi, ne si comprende la planimetria e, in uno sguardo, si ammirano i principali monumenti cittadini. Il costo è più che accessibile: 5,00 Euro (1,00 Euro per i ragazzi fino a 17 anni). Ci sarebbe un ascensore, ma quest’anno è stato chiuso per manutenzione. E quindi? Semplice! Basta salire (e poi scendere) 254 gradini. Non per tutti, forse. Ma davvero spettacolare.
Una passeggiata fra vicoli e cortili “segreti”

Bisogna saperli trovare, ma a Lubecca ci sono degli scorci meravigliosi. Soprattutto infilandosi nel dedalo di cortili e stradine che gli abitanti ancora custodiscono gelosamente. Dove si trovano? Molti sono fra la Engelsgrube e la Fischergrube, ma ce ne sono in diversi quartiri del centro storico. Guardate bene: lungo queste le strade, oltre alle normali porte di accesso agli edifici, qua e là si vedono aperture alte quanto un uomo. Entrate pure, sono passaggi pubblici. L’unica regola è, ovviamente, rispettare chi in quel paradiso ci abita. Dunque voce bassa (magari è l’occasione per ascoltare il silenzio), discrezione, foto che non inquadrino persone.
Stesso discorso per le corti interne; vi consiglio il Füchtingshof, proprio accanto alla casa museo di Günter Grass. Un po’ come per la Fuggerei di Augusta (prima o poi ve la racconterò), anche questo quartiere si sviluppò, a partire dal 1653, grazie al generoso lascito testamentario di Johann Fuchting. Il suo desiderio? Ospitare gratuitamente le vedove dei mercanti di Lubecca. Ancora oggi la corte è abitato da signore non più giovanissime che pagano un affitto simbolico.
Qui potete consultare una cartina abbastanza aggiornata dei passaggi e dei cortili aperti alle visite.
Una dolce pausa: il Museo del Marzapane
Non dovete amare il marzapane per concedervi una pausa da Niederegger, la pasticceria più famosa di Lubecca. Il piano terra è destinato allo shopping ed è in assoluto la parte più divertente. Perché? Perché le creazioni in pasta di mandorla hanno forme e fogge davvero estrose: potete trovare aragoste, fiori, auto in miniatura, patate (sì, avete letto bene: patate di marzapane)… E se poi dovete portare a casa un regalino, i cioccolati ripieni di marzapane potrebbero essere una buona idea. Al primo piano, invece, si trova la sala da té. Ma prima di accomodarvi e concedervi una pausa, fate ancora uno sforzo e salite al secondo piano. Lì c’è il museo (gratuito), dove troverete sculture di marzapane (una rappresenta ovviamente la Holstentor), gli attrezzi per realizzarle e una sezione dedicata alla storia di questa leccornia, dal lontano Oriente fino a Lubecca.
Ora vi siete meritati una sosta. Attenzione al fatto che, una volta che vi sarete seduti a uno dei tavoli liberi, le solerti cameriere vi chideranno solamente che cosa vorrete bere (spassionatamente consiglio il cappuccino, il caffé è fra i più distanti dal gusto italiano che abbia mai trovato). E per avere una fetta delle meravigliose torte che fanno mostra di sé in vetrina? Vi svelo il segreto: prima di sedervi andate al banco, scegliete la torta che preferite e poi andate a sedervi. Lo staff arriverà con la torta e vi domanderà di ordinare da bere. Ve lo dico: il personale non brilla per simpatia, ma la parte imperdibile è osservare (discretamente!) le attempate signore locali che si danno appuntamento per bere qualcosa e chiacchierare con impeccabile eleganza (perché a Lubecca non si spettegola di certo!).

Una passeggiata in battello
Il centro storico di Lubecca è circondato dal fiume Trave sicché, se il tempo è bello (o quantomeno non piove), una gita in battello è altamente consigliata. Due le possibilità: la prima, della durata di un’ora, vi consente di ammirare dall’acqua Lubecca e le sue immediate vicinanze. E’ il modo migliore per scattare foto assai pittoresche, oasi verdi che difficilmente avreste trovato, farvi un’idea complessiva della città. Ci sono diverse compagnie che offrono il servizio, quasi tutte collocate nella parte occidentale del centro storico, poco lontano dalla Holstentor.
Ma se avete mezza giornata a disposizione, vi raccomando di navigare sino a Travemunde, ovvero la cittadina dove il fiume sfocia nel mar Baltico. Si vedono villaggi assai particolari (uno su tutti: Gothmund), si naviga nel verde, ci si rilassa (in fondo siete in vacanza) e, alla fine della crociera, potrete anche scoprire un mare molto diverso dal nostro (e da come noi intendiamo il mare). La navigazione dura un’ora e mezza e, per tornare indietro, se non volete acquistare un biglietto andata e ritorno, potete provare l’ebbrezza di un viaggio con un treno regionale. Vi assicuro che già solo la stazione di Travemunde merita di essere vista (e prima o poi vi spiegherò perché). A Lubecca il battello di prende non lontano dal Museo Europeo della Lega Anseatica.
Musei ne abbiamo?
Se il cielo non fosse clemente, non disperate. In fatto di musei, la scelta è piuttosto ampia. Dal Museo per la Natura e l’Ambiente, che, oltre alla ricchissima collezione permanente, organizza mostre scientifiche di alto livello, fino alla casa museo di Günther Grass, ce n’è davvero per tutti i gusti. Il mio preferito resta la Buddenbrookhaus, casa di Thomas Mann, che purtroppo è chiuso per via di una causa giudiziaria che va per le lunghe.
Merita molto anche il Museo Europeo della Lega Anseatica. Innanzitutto perché consente ai visitatori di scoprire segreti e curiosità della lega mercantile che, durante il Medio Evo, influenzò profondamente i destini dell’Europa centro-settentrionale. E anche perché la sua sede è un antico convento, restaurato in maniera impeccabile, che ancora conserva splendidi affreschi e un’atmosfera davvero suggestiva.
Se poi aveste poco tempo, ma comunque voleste dare un’occhiata a un edificio storico di indubbio interesse, eccovi accontentati. L’antico ospedale cittadino, l’Heiligen-Geist-Hospital è ricco di arte e di storia ed è aperto al pubblico gratuitamente.

Concerti per organo
Se amate la musica, Lubecca potrebbe sorprendervi. Il numero di concerti che si tengono è più che ragguardevole e l’offerta è variegata. Quello che caldamente consiglio è di non lasciarsi sfuggire un concerto per organo. Le chiese cittadine sono dotate di strumenti davvero preziosi, fra i più apprezzati d’Europa, e la cadenza degli spettacoli (che spesso ospitano esecutori di fama) è praticamente settimanale. E vi assicuro che il connubio fra l’architettura gotica delle chiese cittadine e la musica che si eleva verso l’alto e aleggia tutto intorno è meraviglioso.
Dove si va a cena?
Per la cena (ma anche per il pranzo) ho ben tre suggerimenti da darvi. Ancora una volta Sir Didò può essere fiero di me!
Inizio da Lübecker Kartoffelkeller, alias la cantina delle patate. E’ facile immaginarsi quale sia l’ingrediente principe del menù. Ma, se date un’occhiata all’offerta, vi renderete immediatamente conto che qui le patate sono declinate in tantissimi modi. I piatti sono ben presentati, generosi senza eccesso. La birra è ottima e il locale è bellissimo. L’edificio che ospita il ristorante faceva infatti parte dell’ospedale del Santo Spirito, attestato sin dal 1227, ed è stato restaurato e arredato con particolare cura. E’ il ristorante ideale per un pasto all’insegna dell’allegria e del buon cibo.
Se invece volete sì immergervi nella storia cittadina ma in un ambiente più formale, non posso che consigliarvi il ristorante Schiffergesellschaft. Si trova di fronte alla chiesa di St. Jakobi ed è stato aperto nell’antica sede della corporazione dei naviganti (donde il suo nome che sembra uno scioglilingua). Naturalmente, l’arredamento ricorda in tutto e per tutto il mare, con tanto di modelli di velieri in bella vista. La proposta gastronomica è un buon modo per assaggiare specialità della Germania settentrionale; certo ci sono pietanze vegetariane e per chi predilige la carne, ma è perfetto per gli amanti del pesce.

Per ultimo, ma solo perché non è proprio in centro, vi propongo il ristorante dell’hotel Radisson Blu Senator. L’hotel ha 5 stelle, ma il ristorante non è affatto pretenzioso. Si chiama Nautilo perché vi sembrerà di stare 20.000 leghe sotto i mari… l’arredamento è davvero particolare e la vista su Lubecca, soprattutto se il clima è mite e optate per la terrazza, è la più bella che io conosca. La proposta è decisamente internazionale, i piatti sono ben cucinati e il personale è gentilissimo. E, se preferite, potete optare anche solamente per un aperitivo.
Per concludere…
Se a tutta prima Lubecca vi sembra un po’ freddina (e non sto parlando di gradi centigradi), non lasciatevi scoraggiare. Lasciate pregiudizi e insicurezze fuori dalla Holstentor e procedete a passo spedito. Sono certa che la città vi conquisterà!
P.S. grazie ad Anna, viaggiatrice attenta e curiosa, per la foto di copertina.
Holstentor… e l’altra porta